Paolo di Dono detto Paolo Uccello nacque nel 1397, si formò alla bottega di Lorenzo Ghiberti, ma delle sue prime opere   non 
sappiamo quasi nulla. 
    Sappiamo che nel 1425 era a Venezia per la   realizzazione del perduto mosaico nella chiesa di San Marco. Ritornò a Firenze   nel 1430 dove nel Duomo realizzò l'affresco cherappresenta il Monumento equestre a Giovanni Acuto. Realizzò   l'affresco con un forte senso plastico dato dal contrasto di luci ed ombre, con   un'impostazione della prospettiva che conferisce al dipinto una grande resa   realistica ottenuta anche dalla caratterizzazione del personaggio. Tutto questo   però si accompagna ad un disegno netto e precisissimo che conferisce all'intera   opera un valore geometrico e quindi astratto.
    Negli anni successivi eseguì   gli affreschi del chiostro di San Miniato a Monte rappresentanti Storie di   Santi e monaci oggi in stato frammentario, La Nascita della Vergine, La presentazione di Maria al Tempio e la Disputa di Santo Stefano per il duomo di Prato. In questi dipinti è evidente la ricerca per i motivi   geometrici ed astratti accompagnati da uno studio attento dei singoli personaggi   delle scene.
    Nel 1448 realizzò gli affreschi nel chiostro di Santa Maria   Novella a Firenze rappresentanti il Diluvio e Storie di Noè, per i quali   
utilizzò una prospettiva di scorcio e forti contrasti di luci ed ombre che danno   risalto plastico all'affresco, ma che lo rendono allo stesso tempo quasi in   monocromo. Inoltre, questi affreschi, assumono una valenza naturalistica grazie   allo studio attento dei volti deipersonaggi   condotto dall'artista, che contrasta però con il disegno geometrico che invece   conferisce ai dipinti un accento astratto. Tutto questo è evidente nelle tre   tavole che rappresentano la Battaglia di San   Romano oggi divise tra gli Uffizi, il Louvre e la National Gallery di   Londra. In queste tavole ogni particolare è messo in risalto dall'uso   particolare della prospettiva e dal colore irrealistico oltre che dal   disegno.
    Tra le ultime opere del pittore ricordiamo i Miracoli   dell'Ostia ad Urbino, Il ritratto di Giovane, San Giorgio e il   drago e la Caccia notturna.
    Paolo Uccello morì nel 1475.